Canalblog
Editer l'article Suivre ce blog Administration + Créer mon blog
Publicité
Le Blog d'Assia Djebar
Archives
Derniers commentaires
Newsletter
31 juillet 2008

Dedica a ASSIA DJEBAR



DEDICA 10ª edizione
: un piccolo         traguardo, una tappa che diventa stimolo tanto da costituire un nuovo         organismo promotore, Thesis, sorto per far crescere         ancora l'iniziativa che da alcuni anni spazia su territori internazionali.          La manifestazione è nata con l'obiettivo di proporre un omaggio,          ma senza intenti celebrativi, al percorso artistico e intellettuale          del protagonista che di anno in anno viene presentato. Dedica vuol essere          anche un'occasione per disegnare un itinerario culturale a tutto tondo          che, partendo dal protagonista, approdi ai suoi ambiti geografici, storici          e culturali, un itinerario per vedere, sentire, conoscere e riconoscersi          in altri e in altre culture, per sconfinare in linguaggi diversi e differenti          espressioni artistiche.

 

   

AAssia Djebar è protagonista della decima edizione di Dedica.penninop Nata in Algeria, Assia Djebar è stata, nel 1955, la prima donna algerina ammessa all'Ecole Normale Supérieure francese. Sostenitrice dell'emancipazione femminile nel mondo islamico, dopo aver partecipato al Movimento di Liberazione dell'Algeria, si è imposta come narratrice di lingua francese, raccontando i temi propri del suo mondo d'origine. All'impegno narrativo (i suoi libri sono tradotti in molte lingue), ha affiancato la poesia, la saggistica, la drammaturgia, la scrittura e la regia di opere documentaristiche e cinematografiche. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui, nel 2000, il prestigioso Premio per la pace.

   

Nata in Algeria, Assia Djebar è stata, nel 1955, la prima donna algerina ammessa all'Ecole Normale Supérieure francese. Sostenitrice dell'emancipazione femminile nel mondo islamico, dopo aver partecipato al Movimento di Liberazione dell'Algeria, si è imposta come narratrice di lingua francese, raccontando i temi propri del suo mondo d'origine. All'impegno narrativo (i suoi libri sono tradotti in molte lingue), ha affiancato la poesia, la saggistica, la drammaturgia, la scrittura e la regia di opere documentaristiche e cinematografiche. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui, nel 2000, il prestigioso Premio per la pace.

   

Attualmente insegna alla New York University e vive tra Parigi e gli Stati Uniti.

       

Dedica come sempre cerca i suoi protagonisti tra le personalità della cultura che lavorano spaziando in diversi linguaggi espressivi e, soprattutto, che permettono di affrontare dei percorsi tematici significativi.

   

Per tutte le donne del Terzo Mondo, scrivere riconduce a una doppia proibizione, allo stesso tempo dello sguardo e del sapere. Scrivere, per la maggior parte delle mie sorelle, è scontrarsi inevitabilmente con il muro del silenzio e dell'invisibilità. Nello stesso tempo, nasce un'urgenza per via della quale il fatto di scrivere può diventare "scrivere per", cioè un impegno del verbo, una scrittura appassionata e combattiva.

Assia Djebar è sicuramente una di queste figure, un'artista mossa - come lei stessa dice - "dall'urgenza della scrittura, l'urgenza della parola dinanzi al disastro". L'urgenza della denuncia, del recupero della memoria. La volontà di togliere il velo del silenzio alle donne islamiche.

   

Tutta la sua produzione artistica affronta temi come l'identità, la condizione femminile nell'Islam, il fanatismo religioso, il senso della scrittura e il ruolo dell'intellettuale nella società civile. Un impegno che proprio la condizione di donna rende più gravoso ma che, per contro, vede sempre più donne in prima linea come testimonia anche il recente premio Nobel assegnato alla iraniana Shirin Ebadi.

   

Dedica 2004 proporrà questo itinerario culturale, un itinerario "al femminile" attraverso i lavori della Djebar e gli echi culturali algerini riscontrabili nei suoi romanzi.

   
Guide di questo viaggio saranno:
   
  • la cantante Cheikha Rimitti in un concerto esclusivo per l'italia. Una donna e artista libera e ribelle, oggi ottantenne, considerata la leggenda vivente del raï, musica nata negli anni '30/'40 nei caffè e nei bordelli di Orano. Un'artista che pur impegnata nella musica tradizionale algerina non disdegna collaborazioni con artisti come Robert Fripp (leader dei King Crimson) e Flea (dei Red Hot Chili Peppers).
  • Laura Curino, per entrare nelle storie de "L'amore, la guerra". Le storie che diventano Storia d'Algeria, le testimonianze raccolte da Assja Djebar per salvaguardare l'oralità, fonte principale di memoria e trasferimento di cultura. Particolarmente interessante sarà questo parallelo tra due artiste impegnate nell'oralità e nella sua trasmissione, Assia Djebar sul fronte della scrittura e Laura Curino sul fronte teatrale. L'attrice e autrice che a buona ragione è considerata la più importante protagonista femminile del teatro italiano di narrazione e che ricordiamo è stata una delle protagoniste della prima edizione di Dedica - partirà dal romanzo "L'amore, la guerra" per proporci un suo originale percorso di lettura.
  • Licia Maglietta  ci condurrà invece tra le pieghe dei sentimenti e dell'animo di una donna algerina per la quale l'amore diventa un proibito moto di libertà. Le parole della Djebar permetteranno a questa straordinaria attrice - oggi sugli schermi di tutt'Italia con "Agata e la tempesta", il nuovo film (dopo il fortunato "Pane e Tulipani") di Silvio Soldini - di dar voce ad un nuovo personaggio femminile con la forza e la sensibilità che la caratterizzano.
  • le immagini del film della Djebar "La Nouba des femmes du Mont Chenoua" premiato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1979; un' opera che mescola lo stile narrativo a quello documentaristico nell'intento di ricostruire i percorsi e le storie culturali e personali delle donne algerine.
  • il gruppo musicale Nasrine e la danzatrice Sabah Benziadi . Anche in questo caso un appuntamento interamente al femminile, che proporrà danze e musiche provenienti dalla fusione di culture artistiche di diversi popoli del deserto del nord dell'Algeria che, nel corso di secoli di convivenza, hanno mantenuto la capacità di dialogo. Dialogo e scambio culturale, il filo rosso che lega le musiciste alla danzatrice Sabah Benziadi, un'artista che ha partecipato a numerosi festival internazionali e collaborato con artisti come Cheb Kaled e Franco Battiato. L'appuntamento è in programma l'8 marzo: un buon modo per celebrare anche la Giornata della Donna.
  • due nuovi libri: "Dedica a Assia Djebar" e "Queste voci che mi assediano ". Il primo volume sarà un compendio per capire e approfondire il percorso artistico della Djebar e sarà la traccia del primo incontro in città della scrittrice. A chiusura della manifestazione sarà presentato per la prima volta in pubblico l'ultimo libro edito in Italia di Assja Djebar, una raccolta di narrazioni, poesie e brevi saggi, di voci raccolte come testimone di un mondo in pericolo che rischia di essere inghiottito dalla sabbia del tempo.
   

La rassegna avrà inoltre due momenti istituzionali importanti. La consegna del Sigillo della città e il conferimento della Medaglia d'argento del Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi. Riconoscimenti che riteniamo rilevanti e che assumono un particolare significato rispetto alla scrittrice e ai temi da lei trattati.


L'iniziativa, curata da Thesis e da Assoprosa, registra l'importante partecipazione del Comune di Pordenone, della Fondazione Crup sempre sensibile alle iniziative culturali, della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, dell'Ente Regionale Teatrale, della Provincia di Pordenone. A questi enti si affiancano inoltre due organismi privati: La Coop Consumatori Nordest eLivenza viaggi.

   

 

INIZIATIVE COLLATERALI
   

Nell'ambito del Concorso Internazionale "Europa e giovani 2003" l'Istituto Regionale di Studi Europei ha riconfermato il premio speciale "Dedica", premio per il quale lo scorso anno molti giovani hanno partecipato.

   

"La scena della parola" è il percorso scelto dagli studenti del Liceo Classico Leopardi-Majorana di Pordenone nell'ambito del progetto "Adotta uno spettacolo". Per gli studenti che hanno aderito ed iniziato un percorso di approfondimento sin da novembre scorso, è questa un'opportunità per conoscere una scrittrice di respiro internazionale e per scoprire i punti di contatto tra letteratura e teatro.

   

L'Istituto D'Arte di Cordenons ha invece creato una versione tridimensionale dal visual del materiale promozionale, permettendo a delle realtà commerciali della città di produrre per Dedica delicate prelibatezze. Un modo per veicolare attraverso un evento culturale la creatività e la vivacità della città anche in campo commerciale.

   

 

Publicité
Commentaires
Publicité